La mia storia (anni 2000- 2010)

Un favore a un amico

Nel 2001 ottenni dal mio editore, FrancoAngeli, la pubblicazione del libro di Luigi Anepeta Miseria della neopsichiatria, del quale curai le Appendici. Il libro pone la schizofrenia e, per estensione, l’intero campo delle psicosi in una luce totalmente nuova rispetto all’interpretazione psichiatrica corrente. Allo stesso tempo rappresenta una formulazione, sintetica quanto possibile, della Psicologia Dialettica.

L’AMA

Nel 2002 sono stato socio fondatore e Presidente dell’associazione AMA di Roma, che si è occupata della promozione e della supervisione dei gruppi civici e di mutuo aiuto. Pochi anni dopo, nel 2007, l’AMA di Roma cessò le sue attività per la scarsa collaborazione dei “giovani” e per il graduale tramonto dello strumento dell’auto mutuo aiuto. Io stesso cominciai a considerare in termini molto critici il pressapochismo di tante associazioni di auto mutuo aiuto affidate allo spontaneismo dei loro soci.

Volersi male

Nell’Ottobre del 2002 fu pubblicato il mio terzo libro, Volersi male. Masochismo, panico, depressione (editore FrancoAngeli), nel quale approfondii le relazioni fra il masochismo caratteriale, il panico e la depressione.

Il libro vuole distinguersi nel panorama psicologico contemporaneo per la particolare attenzione dedicata alla percezione umanistica del caso clinico e alla forma letteraria generale. In questo senso esso palesa una mia convinzione di fondo: che l’arte sia un aspetto fondamentale della psicoterapia, perché consente di rendere comunicabile e socializzabile anche il sintomo di più ardua comprensione e più resistente alla cura.

In relazione al tema della ricchezza umana, già affrontato in Uscire dal panico, il libro enunciava per la prima volta – in Italia, poiché non ero ancora a conoscenza della ricerca di Elaine Aron, che avveniva negli Stati Uniti negli stessi anni – la tesi che la sensibilità, soprattutto nel suo versante introversivo, rappresenti una mutazione genetica e quindi una potenziale evoluzione della specie Homo. Nella sensibilità introversiva, argomentavo nel libro, l’evoluzione umana ha ampliato le sue capacità di immaginazione simbolica, quindi delle capacità di retroagire sui cervelli e sulle società, mediante formulazioni ideali. Questa tesi è stata poi ripresa con ottime argomentazioni da Luigi Anepeta nel suo libro del 2005, Timido, docile ardente, dedicato all’introversione.

Nel 2018 il libro ha avuto la dodicesima ristampa della seconda edizione, segno dell’ampio riscontro ottenuto da un pubblico che per un verso riconosce nella disposizione a farsi del male una realtà psicologica più ampia di quanto appaia; per l’altro individua nei temi della sensibilità, dell’introversione, dell’intelligenza critica e riflessiva, caratteri personali da salvare – anche attraverso un libro – da qualunque danno portato da altri o da se stessi.

Sofrologia caycediana

Dal 2002 al 2008 mi addestrai nella Sofrologia caycediana (una complessa tecnica di meditazione psicosomatica) col maestro di Shinkido e Sofrologia Franco Carraro, allievo diretto del maestro Alfonso Caycedo. L’esperienza della meditazione mi addentra nella conoscenza del rapporto fra mente e identità corporea, fino al perseguimento di intensi stati di coscienza propriocettiva e di integrazione psicosomatica.

Per il loro carattere auto-centrato, tipico delle discipline orientali cui Caycedo attinse, non ritenni di inserire le tecniche acquisite nel mio modello psicoterapeutico, che volli invece sempre più “dialettico”, basato sull’empatia (reciproca), il dialogo, l’interpretazione, l’immaginazione, il counseling e l’azione pragmatica e veritativa. Per questa via mi andavo collegando più con temi e tecniche filosofici che meditativi.

Il sito Psicoterapia Dialettica

Dello stesso periodo è la creazione del sito Psicoterapia Dialettica, pubblicato nel Settembre del 2003. Il sito nacque allo scopo di rappresentare le mie passioni e il lavoro a queste connesso; e di creare un luogo di cultura psicologica e umanistica nel quale informare su argomenti “caldi”, rispondere a quesiti, avviare un’opera di comunicazione “a rete” che realizzasse una più ampia e profonda consapevolezza del mondo in cui viviamo e dei mondi cui possiamo dare forma nella nostra immaginazione creativa.

Crescere in un mondo malato

Nel 2004 venne pubblicato il mio quarto libro: Crescere in un mondo malato. Bambini e adolescenti in una società in crisi (editore FrancoAngeli).

Il libro tentava di rinnovare alla radice le analisi contemporanee sul malessere psicologico di bambini e adolescenti. Indagai il loro malessere alla luce di una antropologia dialettica che partisse dall’analisi dei fatti socio-storici e delle ideologie globali, per discendere alla comprensione dei mali psicologici individuali. La novità del libro consisteva nell’affermazione che è impossibile capire un male individuale se non in rapporto ai più vasti mali del mondo, che oggi come mai in precedenza entrano nelle nostre case in mille modi e in mille forme diverse.

Autoterapia e Piccole apocalissi laiche

Nel 2005 uscirono quasi contemporaneamente due miei libri. Il primo era Autoterapia. Guarire la propria psiche con strumenti personali (FrancoAngeli). Il libro descriveva la possibilità dell’autoterapia, ossia della gestione personale della propria psiche a partire da risorse che ciascuno di noi – chi più chi meno – possiede.

Ricco di notazioni filosofiche, il libro narra, fra l’altro, la vicenda umana del mio primo editore, morto suicida, ed evoca momenti della mia vita personale, allo scopo di promuovere una cultura nella quale lo psicoterapeuta non si nasconda dietro l’identità di ruolo (spesso ipocrita e mistificata), ma accetti la sfida dell’autoanalisi pubblica.

Il mio secondo libro del 2005 fu la raccolta di racconti Piccole Apocalissi Laiche (editore Piero Manni). Nel libro diedi spazio alla mia passione letteraria, nella quale prese vita quella libertà espressiva che nei libri scientifici deve, per forza di cose, essere contenuta. In Piccole Apocalissi Laiche narro storie di forte impatto psicologico, nella certezza che la riflessione sulla psiche debba passare anche attraverso l’elaborazione interiore di nuclei immaginari drammatici.

I racconti di questa raccolta furono ripresi, attraverso una attenta riscrittura, nella raccolta del 2020 Crudeltà

Quando l’amore è una schiavitù

Nel 2006 pubblicai il libro Quando l’amore è una schiavitù (FrancoAngeli), dedicato al grave problema della dipendenza affettiva, e segnatamente di quella femminile. Il libro si pone la necessità – dopo il femminismo – di tornare a riflettere sulla condizione femminile: sulla formazione dell’identità psicologica femminile e sul suo statuto a metà fra la liberazione del suo potenziale e il suo asservimento e auto-asservimento ad opera delle istanze più restrittive e conservatrici della società, sia oggettive che interiorizzate nella psiche personale.

Il sito Affettività e Amore

Nello stesso anno pubblicai il sito “Affettività e Amore”, nel quale comincio a far confluire con le ricerche e i materiali necessari al libro Quando l’amore è una schiavitù riflessioni sui diversi disturbi delle relazioni affettive, tra cui l’anoressia sentimentale cui dedicai, nel 2012, un libro monografico, e sugli affetti nelle loro basi positive, non patologiche. Il sito mi offrì un dialogo con i lettori che mi spinse a esplorare un nuovo continente, quello dell’amore, della sessualità, delle relazioni affettive nelle loro forme sane e patologiche.

La LIDAP

Sempre nel 2006 venni nominato membro del Comitato dei consulenti terapeuti della LIDAP. 

L’ASIP

Sempre nel 2006 fondai l’Associazione ASIP (Associazione per lo Studio delle Iperdotazioni Psichiche). Convinto da sempre che la alte dotazioni psichiche, sia emotive che intellettive, non siano adeguatamente comprese dalle istituzioni pedagogiche attuali (dalla famiglia alla scuola alla società nel suo complesso) e che anzi la gran parte di esse sfocino nella psicopatologia, mi sono dedicato negli anni allo studio di questa caratteristica. Fondai l’Associazione, il cui scopo non era fare iscrizioni, cioè crescere nel numero, ma raccogliere stimoli, studi, ricerche, testimonianze, per portare avanti una battaglia culturale e promuovere una nuova mentalità.

La logica dell’ansia

Nel 2008 pubblicai il libro La logica dell’ansia (editore FrancoAngeli).

Il libro presenta una nuova teoria delle patologie d’ansia, viste nel loro collegamento con la sensibilità, l’empatia e l’iperdotazione sia affettiva che intellettiva, piuttosto che, come si fa ormai ovunque, a una ipodotazione genetica. Se qualcosa vi è di genetico, dico nel libro, è nel senso di una ricca dotazione psicologica che le nostre società non sono in grado di valorizzare. La nuova interpretazione delle patologie ansiose consente una straordinaria chiarezza clinica, quindi un metodo di terapia conciso ed efficace.

L’esperienza con la LUA. Duccio Demetrio

Nel 2008 collaborai con la LUA (la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari), fondata da Duccio Demetrio e Saverio Tutino, nella quale fui docente. Dopo uno scambio di mail e letto il mio Autoterapia, Duccio Demetrio mi contattò per fare lezioni e seminari. Il contatto con Anghiari mi diede l’opportunità di riflettere ulteriormente sul senso e l’efficacia della scrittura nel processo di conoscenza e conduzione-guarigione di sé.

A viso aperto

Nel 2009 pubblicai A viso aperto. Capire e gestire timidezza, fobia sociale e introversione (Franco Angeli), nel quale affrontai il tema dell’identità nascosta – in personalità ricche e dotate – e delle pratiche di conoscenza di cui può essere oggetto. Libro di psicopatologia è anche un “manuale” per la conoscenza di sé, finalizzato alla creazione di un sé autonomo.

L’amore passionale

Nel 2010 pubblicai il libro L’amore passionale. Lo scrissi di getto, consapevole di dover aprire la mia riflessione a un nuovo tema. Qual è l’importanza delle relazioni sentimentali nella vita adulta? Consapevole che la psicologia moderna si è votata alla scoperta e alla definizione dell’autonomia dell’Io, mi rendevo conto che nella riflessione sull’amore è contenuta una sfida culturale di grande portata. Cos’è davvero l’Io se lo analizziamo dal punto di vista delle relazioni d’amore che lo hanno costituito? E che funzione ha l’amore nelle nostre vite, sia dal punto di vista delle evoluzioni dell’Io che da quello della formazione di entità umane super-individuali, come la coppia e il gruppo?

Nel libro enunciai per la prima volta l’ipotesi dell’individuazione duale e gruppale, nelle quali ha luogo la definizione e l’evoluzione del Noi: “noi due” nella coppia e “noi molti” nella vita del gruppo appassionato.